# Stop Cibo Falso è la petizione promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica per chiedere al Parlamento Europeo che i consumatori abbiano la possibilità di conoscere in modo chiaro e trasparente da dove arriva il cibo che portano nelle loro tavole.
La raccolta di firme avrà luogo in ogni FARMERS’ MARKET d’Italia e on line su stopcibofalso.coldiretti.it
Una mobilitazione per fermare quelle pratiche commerciali ingannevoli nella vendita dei prodotti agroalimentari e proteggere così la salute dei consumatori. Non è un caso che 9 italiani su 10 ritengono importante per la sicurezza alimentare conoscere la provenienza del cibo che consumano, secondo l’ultima consultazione on line del MiPAAFT.
Facendo leva sul patriottismo nei consumi e sulla distintività dei prodotti italiani, il tricolore sventola sul 14% delle confezioni alimentari ma, nel 25% dei prodotti sugli scaffali, questo evidente richiamo all’italianità spesso viene sfruttato in modo fraudolento e ingannevole.
Un prodotto alimentare su 4 è infatti a “rischio fake” nel carrello della spesa, in quanto non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta.
Un esempio del rischio di frodi in danno al made in Italy agroalimentare è il caso del prosciutto: la Coldiretti evidenzia come ben 2 prosciutti su 3 venduti oggi in Italia provengono da maiali allevati all’estero senza che questo venga però evidenziato in etichetta, laddove non è obbligatorio indicarne l’origine.
La petizione #Stop Cibo Falso non è solo una questione sicurezza alimentare, ma è rivolta anche in difesa degli operatori del settore per bloccare tutte quelle speculazioni e pratiche sleali legate al cibo e difendere così la distintività dell’agricoltura italiana.
L’indicazione di origine – sottolinea la Coldiretti – permette infatti di contrastare quelle imitazioni che ogni anno sottraggono 60 miliardi di euro all’economia italiana, prevenendo falsificazioni e pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia, rafforzando la lotta alle agromafie e la difesa contro le grandi multinazionali del cibo che hanno interesse ad occultare l’origine delle materie prime.
4 buoni motivi per firmare la petizione # Stop Cibo Falso
Per proteggere la nostra salute
Ogni giorno rischiano di finire nel nostro piatto alimenti di bassa qualità o addirittura tossici provenienti da altri Paesi, come dimostrano i ripetuti allarmi e sequestri. Un’etichetta chiara che indichi l’origine degli ingredienti consente di prevenire e combattere gli scandali alimentari che mettono in pericolo la nostra salute.
Per tutelare l’economia del nostro Paese
Le imitazioni dei prodotti alimentari italiani generano un business da 60 miliardi di euro, sottraendo risorse al nostro mercato. L’indicazione di origine degli ingredienti sull’etichetta consentirebbe di prevenire le falsificazioni e le pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia.
Per fermare le speculazioni sul cibo
I nuovi regolamenti dell’Unione Europea fanno un passo indietro dal punto di vista della trasparenza e delle tutele per i consumatori. L’etichetta di origine obbligatoria permette di contrastare le agromafie e le grandi multinazionali del cibo che hanno interesse a occultare l’origine delle materie prime.
Per difendere la nostra agricoltura
Il nostro Paese ha fatto dell’eccellenza del proprio patrimonio agroalimentare un punto di forza in Europa e nel mondo. L’indicazione obbligatoria di origine permette di riconoscere il vero made in Italy e tutelare il lavoro e i prodotti di qualità dei nostri agricoltori.