Immancabile prodotto delle tavole estive, l’albicocca è un frutto che va acquistato con attenzione.
Diffidate di chi vi invita ad acquistare albicocche acerbe, dure e verdi con la promessa di una più duratura conservazione: questo frutto, una volta staccato dalla pianta, interrompe il processo di maturazione e quindi, se acquistata troppo acerba, non svilupperà mai il sapore che tanto amiamo e risulterà meno digeribile.
Se non potete acquistare albicocche mature, per trarre il massimo dal prodotto, riponetele in un sacchetto di carta da chiudere in cima e conservatele a temperatura ambiente lontano da fonti dirette di luce.
Poi potrete riporle in frigorifero per consumarle entro 5/6 giorni. Potrete poi allungare la vita alimentare delle albicocche utilizzando per produrre succhi, sciroppi, mostarde o gelatine.
Che le acquistiate in un mercato contadino, in mercato rionale, da un fruttivendolo o in un supermercato, scegliete albicocche compatte al tatto e dal colore arancione scuro o giallo/arancione.
E ricordate di verificare l’etichetta: vi dovrà essere riportato il nome del prodotto, l’origine, la zona di produzione, la categoria, la varietà ed il prezzo.
Le albicocche sono frutti estivi appartenenti al gruppo delle drupacee, termine agronomico per indicare i frutti (drupe) di piante della famiglia delle Rosacee, di cui fanno parte anche il pesco, il susino, il mandorlo e il ciliegio.
La drupa è un vero frutto o pericarpo in cui si distinguono tre strati: l’esocarpo (la buccia), sottile e membranoso,
il mesocarpo (la polpa) in genere carnoso
e l’endocarpo, (il nòcciolo) duro e legnoso, contenente il seme.
Le albicocche hanno una dimensione tra i 3,5 e i 6 cm, un colore giallo uovo-arancio a seconda della varietà con lievi sfumature rosse, una buccia leggermente vellutata e polpa carnosa.
I frutteti di albicocche sono tra i più delicati dell’intera categoria delle Rosacee.
Esistono molte varietà di albicocche; le più pregiate e anche più coltivate sono elencate di seguito:
• Baracca,
• Monaco,
• Reale di Imola,
• Precoce di Cremonini,
• Val Venosta,
• Boccuccia,
• Cafona e
• la Pesca di Nancy.
Le piante di albicocco iniziano il ciclo produttivo vero e proprio solo al quarto anno di coltivazione.
Gli albicocchi, originari dell’Asia minore, amano il caldo, pur sopportando bene il freddo.
Non sopportano invece siccità e temono le zone umide.
Gli alberi di albicocco fioriscono a partire dalla fine di febbraio ma, temendo le gelate tardive, devono essere piantati in aree riparate e soleggiate, in particole nelle zone fredde.
Le Regioni italiane in cui più diffusa è la produzione di albicocche sono Campania, Emilia Romagna, Basilicata e Sicilia.
Le albicocche sono, inoltre, prodotto in Francia, Spagna, Grecia, Turchia e California.
L’albicocca è un frutto tipicamente estivo: per godere appieno delle sue proprietà, è preferibile consumarlo da maggio ad agosto, quando è di stagione la sua stessa produzione.
L’albicocca è un frutto altamente digeribile, ipocalorico e con un indice di sazietà notevole.
Il beta-carotene presente nel frutto aiuta a proteggere la nostra pelle durante l’esposizione solare.
Le albicocche, grazie alle loro proprietà nutritive, rafforzano il sistema immunitario e contribuiscono al mantenimento in salute degli occhi, dei capelli e delle gengive.
Aiutano anche il bilanciamento della pressione sanguigna, la funzionalità cardiaca e contrastano la formazione di placche sulla parete interna delle arterie.
Per maggiori approfondimenti, consulta la tabella di composizione degli alimenti di CREA e LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) per la popolazione italiana – IV Revisione (ex INRAN)
Le albicocche sono un frutto di origine asiatica, probabilmente cinese, anche se il termine con cui viene scientificamente identificata, “armeniaca”, deriva da Armenia, il territorio sul quale venne inizialmente scoperta.
E’ giunta in Europa grazie ai legionari romani e, successivamente, agli scambi commerciali con l’oriente.
A Rotondella, cittadina in provincia di Matera nota con l’appellativo di “balcone dello Ionio”, si tiene ogni anno tra giugno e luglio, all’inizio della stagione di raccolta, la Sagra dell’albicocca.
Immancabile prodotto delle tavole estive, l’albicocca è un frutto che va acquistato con attenzione.
Diffidate di chi vi invita ad acquistare albicocche acerbe, dure e verdi con la promessa di una più duratura conservazione: questo frutto, una volta staccato dalla pianta, interrompe il processo di maturazione e quindi, se acquistata troppo acerba, non svilupperà mai il sapore che tanto amiamo e risulterà meno digeribile.
Se non potete acquistare albicocche mature, per trarre il massimo dal prodotto, riponetele in un sacchetto di carta da chiudere in cima e conservatele a temperatura ambiente lontano da fonti dirette di luce.
Poi potrete riporle in frigorifero per consumarle entro 5/6 giorni. Potrete poi allungare la vita alimentare delle albicocche utilizzando per produrre succhi, sciroppi, mostarde o gelatine.
Che le acquistiate in un mercato contadino, in mercato rionale, da un fruttivendolo o in un supermercato, scegliete albicocche compatte al tatto e dal colore arancione scuro o giallo/arancione.
E ricordate di verificare l’etichetta: vi dovrà essere riportato il nome del prodotto, l’origine, la zona di produzione, la categoria, la varietà ed il prezzo.
Le albicocche sono frutti estivi appartenenti al gruppo delle drupacee, termine agronomico per indicare i frutti (drupe) di piante della famiglia delle Rosacee, di cui fanno parte anche il pesco, il susino, il mandorlo e il ciliegio.
La drupa è un vero frutto o pericarpo in cui si distinguono tre strati: l’esocarpo (la buccia), sottile e membranoso,
il mesocarpo (la polpa) in genere carnoso
e l’endocarpo, (il nòcciolo) duro e legnoso, contenente il seme.
Le albicocche hanno una dimensione tra i 3,5 e i 6 cm, un colore giallo uovo-arancio a seconda della varietà con lievi sfumature rosse, una buccia leggermente vellutata e polpa carnosa.
I frutteti di albicocche sono tra i più delicati dell’intera categoria delle Rosacee.
Esistono molte varietà di albicocche; le più pregiate e anche più coltivate sono elencate di seguito:
• Baracca,
• Monaco,
• Reale di Imola,
• Precoce di Cremonini,
• Val Venosta,
• Boccuccia,
• Cafona e
• la Pesca di Nancy.
Le piante di albicocco iniziano il ciclo produttivo vero e proprio solo al quarto anno di coltivazione.
Gli albicocchi, originari dell’Asia minore, amano il caldo, pur sopportando bene il freddo.
Non sopportano invece siccità e temono le zone umide.
Gli alberi di albicocco fioriscono a partire dalla fine di febbraio ma, temendo le gelate tardive, devono essere piantati in aree riparate e soleggiate, in particole nelle zone fredde.
Le Regioni italiane in cui più diffusa è la produzione di albicocche sono Campania, Emilia Romagna, Basilicata e Sicilia.
Le albicocche sono, inoltre, prodotto in Francia, Spagna, Grecia, Turchia e California.
L’albicocca è un frutto tipicamente estivo: per godere appieno delle sue proprietà, è preferibile consumarlo da maggio ad agosto, quando è di stagione la sua stessa produzione.
L’albicocca è un frutto altamente digeribile, ipocalorico e con un indice di sazietà notevole.
Il beta-carotene presente nel frutto aiuta a proteggere la nostra pelle durante l’esposizione solare.
Le albicocche, grazie alle loro proprietà nutritive, rafforzano il sistema immunitario e contribuiscono al mantenimento in salute degli occhi, dei capelli e delle gengive.
Aiutano anche il bilanciamento della pressione sanguigna, la funzionalità cardiaca e contrastano la formazione di placche sulla parete interna delle arterie.
Per maggiori approfondimenti, consulta la tabella di composizione degli alimenti di CREA e LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia) per la popolazione italiana – IV Revisione (ex INRAN)
Le albicocche sono un frutto di origine asiatica, probabilmente cinese, anche se il termine con cui viene scientificamente identificata, “armeniaca”, deriva da Armenia, il territorio sul quale venne inizialmente scoperta.
E’ giunta in Europa grazie ai legionari romani e, successivamente, agli scambi commerciali con l’oriente.
A Rotondella, cittadina in provincia di Matera nota con l’appellativo di “balcone dello Ionio”, si tiene ogni anno tra giugno e luglio, all’inizio della stagione di raccolta, la Sagra dell’albicocca.