La scelta di acquistare prodotti di origine biologica è sempre più diffusa e l’Italia è il primo produttore di biologico tra i Paesi dell’Unione europea secondo le stime del 2016 riportate nella pubblicazione “Il biologico in Europa” curata da IFOAM (l’organizzazione europea che comprende tutti i portatori di interesse del settore biologico) e UE.
In Italia, le regioni con il maggior numero di operatori di biologico sono la Sicilia, la Puglia e la Calabria.
Il consumatore è oggi molto più attento al proprio benessere ed è soprattutto consapevole del rapporto che sussiste tra un cibo di qualità e la tutela dell’ambiente.
Ad essere acquistati secondo il metodo biologico sono specialmente frutta e verdura, uova e prodotti lattiero-caseari.
Infatti, il metodo biologico, regolato a livello europeo, persegue l’obiettivo di realizzare un’agricoltura sostenibile basata sull’impiego di sostanze e concimi naturali e sul divieto di uso degli organismi geneticamente modificati (OGM), che consente di produrre una ricca varietà di alimenti nel rispetto dell’ambiente, della salute umana, delle piante e del benessere degli animali.
Se si tratta di un prodotto non trasformato, tali indicazioni possono comparire nei marchi e nelle denominazioni di vendita soltanto se tutti gli ingredienti sono stati ottenuti con metodo biologico.
Per gli alimenti trasformati, invece, il termine «biologico» e le sue varianti possono essere impiegati nella denominazione di vendita a condizione che gli ingredienti siano principalmente di origine agricola e biologica. Nell’elenco degli ingredienti, inoltre, devono essere espressamente indicati quali sono di origine biologica.
I prodotti che soddisfano i requisiti fissati dalle norme europee a seguito dei controlli effettuati dalle autorità competenti, possono utilizzare, nell’etichettatura e nella pubblicità, il termine «biologico» in qualsiasi lingua dell’UE, comprese le espressioni derivate e le abbreviazioni quali «bio» ed «eco».
I prodotti biologici devono anche riportare il logo europeo di produzione biologica e devono indicare il luogo di coltivazione delle materie prime: si usa l’espressione «Agricoltura UE» se la materia prima è stata coltivata nell’UE oppure l’indicazione di un Paese specifico nel caso in cui il prodotto sia composto esclusivamente da materie prime coltivate in quel Paese: ad esempio, «Origine Italia».
Trattandosi di prodotti certificati, in quanto sottoposti a controlli periodici, sulla confezione deve essere indicato anche il numero di codice dell’autorità che esegue le verifiche presso l’azienda produttrice.
L’attuale disciplina è in attesa di essere modificata in sede europea.